Timoteo Viti (Urbino 1469/70-1523), più anziano di Raffaello di una quindicina d’anni, dopo essere stato a Bologna nella bottega del Francia, nel 1495 tornò in Urbino, dove con Gerolamo Genga ricevette l’incarico dal Vescovo di una importante impresa pittorica: la decorazione della cappella del Duomo dedicata ai Santi Martino e Tommaso. La pala raffigurante i due santi con ai lati il Vescovo committente e il duca Guidubaldo, è l’unico dipinto suprstite alla distruzione della cappella.
fu affiliato alla confraternita del Corpus Domini con i pittori Giovanni e Raffaello Santi e il Barocci.
Opere della sua maturità:”Santa Apollonia” e “Trinità”,”vetrata con l’Annunciazione” (proveniente dalla chiesa di S.Maria della torre) collocate al Palazzo Ducale; “Vergine annunciata tra i santi Giovanni Battista e Sebastiano”,tavola proveniente dalla chiesa di S. Bernardino,collocata nella pinacoteca di Brera a Milano.
Timoteo Viti è sepolto nella chiesa di S.Francesco.
A cura della Prof.ssa Annarita Bossi