Allievo di Bartolomeo Genga, ammiratore di Raffaello e del Correggio, Federico Barocci (Urbino 1528/35-1612) avviò nel gusto e nel colore il manierismo barocco.
Contrariamente alle correnti ufficiali, il Barocci si propone di suscitare nell’animo dei fedeli una commozione che subito si trasforma in sentimento devoto.
Nelle sue opere impegna la pittura in quello che sarà nel seicento il programma cattolico: contrastare la religione individuale del protestantesimo con il sentimento e il culto collettivi.
“Francesco II della Rovere”, “Madonna del popolo” (Firenze – Uffizi).
“Stimmate di S.Francesco”(Roma-Pinacoteca vaticana).
“Presepe notturno”(Milano -pinacoteca ambrosiana)
Francesco Barocci è sepolto nella chiesa di S.Francesco di Urbino.
A cura della Prof.ssa Annarita Bossi